L’educazione: come può dare un futuro in nazioni difficili

scuolaLa storia ci insegna il passato e ci traccia la via per il futuro. Conoscere quello che è successo ieri ci dà un’indicazione di quello che potrebbe accedere domani e ci aiuta ad evitare di ripetere errori che sono già stati commessi.

Purtroppo, in maniera particolare in nazioni difficili, ovvero quelle più povere dove oggi si vive ancora come nel Medioevo e si combatte (spesso nel nome di un Dio) questo concetto è alquanto avulso: qui si pensa più al presente che al passato e non ci si concentra su quello che la storia ci insegna.

Servirebbe l’educazione come parte fondamentale per aiutare tali paesi e tali popoli a crearsi un futuro migliore. Studiare e conoscere quello che accade intorno aiuta a capire le conseguenze dei propri gesti, aiuta a migliorare e migliorarsi.

Purtroppo, riuscire a portare scuola ed educazione in questi paesi non è affatto facile, sia per un discorso di rischi che da un punto di vista economico, poiché questi luoghi non hanno grandi fondi per educare i propri fanciulli. Anche da un punto di vista dell’impostazione mentale, i più piccoli sono spinti piuttosto verso le armi (si sente spesso parlare di eserciti di bambini ed adolescenti) che verso lo studio, piuttosto gli viene inculcato il mito del martirio che quello della conoscenza.

Nonostante questo, l’educazione può ancora fare tanto, a patto che l’uomo glielo permetta. La crescita dei paesi a rischio dipende molto dall’educazione e dalla conoscenza e a livello mondiale bisognerebbe fare di più per questo obiettivo.