Cambiare sé stessi per cambiare lo stato

cambiare-vitaLo stato in cui viviamo è la risultante delle nostre persone. Siamo noi a creare il nostro mondo, a plasmarlo anche sulla base dei nostri comportamenti e delle interazioni che abbiamo con le altre persone.

Se non ci piace lo stato in cui viviamo dobbiamo chiederci perché e che cosa possiamo fare per poterlo cambiare.

Tante persone non amano come la loro città viene gestita, ad esempio, e per cercare di fare meglio si “gettano” in politica.

Altre persone vorrebbero una città più pulita, ad esempio, e si impegnano a non lasciare rifiuti dove capita.

Altre ancora vorrebbero uno stato più efficiente, meno corrotto, e farebbero di tutto per poterlo avere.

Certo è che guardare dall’esterno è più semplice (ed è per questo che si è critici con il proprio stato o con la propria città), ben più difficile è guardare noi stesso e quello che facciamo.

Una delle domande più importanti da farsi prima di continuare a smuovere critiche è “ma io come mi impegno per far funzionare meglio lo stato?”, “sono veramente in grado di portare avanti, nella pratica, le idee che dico oppure devo in qualche modo cambiare vita per poterle rendere reali?”

Il punto fondamentale della questione è che se noi siamo lo stato, e lo stato è sbagliato, allora probabilmente anche noi lo siamo.

E’ qui che nasce l’importanza di cambiare il nostro modo di fare, il nostro approccio al pubblico, al governo, agli altri.

Dobbiamo essere in grado di fare meglio, dobbiamo dimostrarci più aperti e disponibili verso i terzi, dobbiamo curare di più noi stessi, amare quello che abbiamo e capire che anche lo stato è, in parte nostro.

E’ un po’ come quando, in giro, si vedono scritte sui muri. Sporcheresti le mura di casa tua? Se la risposta è “no”, allora perché sei pronto ad imbrattare quelle di un edificio pubblico? Il pubblico è di tutti, anche tuo. Prendersene cura è importante, ma questo non sarà possibile se prima non si capisce che bisogna cambiare approccio, bisogna cambiare sé stessi.

E’ un passaggio fondamentale senza il quale le cose non miglioreranno mai a sufficienza.